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1 luglio 2016: scatta l’obbligatorietà dell’etichettatura energetica dei frigoriferi professionali

Dott. Federico Rossi

Dal 1 luglio 2016 l’etichettatura energetica dei frigoriferi professionali diventerà obbligatoria dando, finalmente, valenza oggettiva, misurabile e confrontabile ai vantaggi in termini di efficientamento energetico di queste apparecchiature.

frigo 2Un’etichetta già conosciuta al grande pubblico, in quanto già adottata per le apparecchiature domestiche, ma che rappresenta una rivoluzione per il comparto professionale. Diventano così cogenti la Direttiva europea 2010/30/UE e in particolar modo il Regolamento Delegato UE 2015/1094 che integra la stessa direttiva in materia di etichettatura energetica di armadi frigoriferi e congelatori professionali. L’ambito di applicazione è molto chiaro e definito, ovvero tutti gli armadi frigoriferi e congelatori professionali alimentati dalla rete elettrica, compresi quelli venduti per la refrigerazione di alimenti e di mangimi. L’entrata in vigore dell’etichettatura si inserisce in un approccio molto più ampio e completo alla problematica dell’efficientamento dei processi produttivi nelle cucine professionali, oggi sempre più energivori (basta pensare al diffusione crescente delle cotture lunghe e a bassa temperatura piuttosto che alle tecniche che ricorrono al sottovuoto).

Il punto di partenza è la presa di coscienza anche da parte del legislatore del grande impatto del settore della ristorazione professionale sul fronte della domanda energetica totale dell’Unione Europea, e del conseguente scenario positivo che può aprirsi qualora vengano implementate delle politiche di riduzione dei consumi, soprattutto se armonizzate tra i vari Paesi.

Questo processo deve necessariamente coinvolgere tutti gli attori: i produttori saranno chiamati a immettere nel mercato prodotti tecnologicamente innovativi e in grado di assicurare un reale risparmio, gli utenti professionali dovranno essere incoraggiati (non solo con degli incentivi ma anche e soprattutto con una crescita culturale e formativa) all’acquisto di questi nuovi sistemi.

Il punto di contatto può essere dato da una corretta interpretazione dell’efficienza energetica letta non solo in termini di sostenibilità ambientale e quindi di salvaguardia della salute del pianeta ma anche come recupero di competitività economica del ristorante.frigo 3

Resta evidente che il processo di efficientamento, soprattutto se letto in modo sinergico tra gli aspetti di consumi energetici, idrici e di gas, parte necessariamente da un ammodernamento del parco macchine e presuppone quindi un investimento economico.

È altresì vero che le attrezzature tecnologicamente più all’avanguardia e quindi più efficienti richiedono spesso un investimento iniziale più alto rispetto ai prodotti di bassa fascia (un frigorifero efficiente installa un sistema di isolamento alto performante, ottimizza i volumi di stoccaggio, presenta sistemi di refrigerazione e gas refrigeranti di ultima generazione) ma solo parametrando il recupero di efficienza nel lungo periodo (in un’ottica LCC – Life Cycle Costing) si potrà valutare correttamente il vantaggio offerto da un frigorifero posizionato in un classe di efficienza ottima.

Considerando che il frigorifero resta in funzione 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, e che assorbe circa il 40% del carico energetico di un ristorante, il vantaggio economico generato dai risparmi in bolletta di un sistema in classe A rispetto a uno in classe G si può stimare in circa 800 euro/annui per gli armadi freezer e 300 euro/annui per gli armadi frigoriferi. Valutando questo risparmio su un arco temporale di 10 anni, ovvero il ciclo di vita medio di un frigorifero professionale, si può quantificare in oltre 10.000 euro il beneficio economico assicurato dalla miglior prestazione energetica (fonte Ecoguida Electrolux Professional). Una cifra da tenere in debita considerazione quando si valuta l’investimento iniziale; un aspetto, però, ancora spesso poco conosciuto.

Su questo fronte un ruolo fondamentale deve essere svolto dalla comunicazione che è chiamata da un lato a informare e da un altro a contribuire alla crescita di una sensibilità da parte dei professionisti verso questi aspetti sempre più strategici.

L’etichettatura energetica diventa un’argomentazione fondamentale perché immediata e facilmente comprensibile.

frigoMa il vero punto di forza sta nel fatto che, finalmente, viene definito un quadro di riferimento chiaro e univoco per stabilire la classe energetica dell’apparecchiatura rendendo di fatto confrontabili le prestazioni dei vari prodotti presenti sul mercato. È la stessa norma che prevede la metodologia di definizione dell’indice di efficienza energetica tramite un test che prevede in primis il raggiungimento di un certo standard prestazionale (si parte dal presupposto che il frigorifero deve assicurare sempre e comunque le migliori condizioni di conservazione e quindi di sicurezza dei cibi, ovvero l’efficienza non deve penalizzare la performance tecnica) e quindi la misurazione della reale efficienza energetica a fronte di queste prestazioni.

 

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