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Fosfati nelle preparazioni di carni: il Reg. UE n.871/2017 modifica l’elenco degli additivi alimentari

Additivi autorizzati, preparazioni di carni, fosfati…

La normativa in materia di additivi è contenuta nel Reg. CE n.1333/2008[1] il quale prevede, nell’All.I, l’Elenco degli additivi alimentari autorizzati e le condizioni del loro impiego.

Nello scorso mese di maggio la Repubblica ceca ha ottenuto l’aggiornamento di tale Elenco, a seguito di specifica domanda rivolta alla Commissione con la quale chiedeva l’autorizzazione all’utilizzo di acido fosforico, fosfati, difosfati, trifosfati e polifosfati nelle preparazioni di carni tradizionali (sostanzialmente, delle “salsicce” tipiche della cucina ceca di diversa composizione e granatura) Bìlà klobàsa, Vinnà klobàsa, Svàtecnì klobàsa, Syrovà klobàsa.klobasa

Infatti, fino ad oggi l’utilizzo di tali additivi nelle preparazioni di carni era autorizzato solo per breakfast sausages: in tali prodotti la carne è macinata in modo da mischiare completamente il tessuto muscolare e quello adiposo, così da ottenere un’emulsione di fibre e grasso che conferisce ai prodotti il loro particolare aspetto; prosciutto di Natale finlandese salato, burger meat con un contenuto minimo di ortaggi e/o cereali del 4 % mischiati all’interno della carne, Kasseler, Bräte, Surfleisch, toorvorst, šašlõkk eahjupraad” (All.II, parte E, categoria di alimenti 08.2).

Le “preparazioni di carni” in generale, secondo la definizione resa dal Reg. CE n.853/2004 richiamato dallo stesso All.II, parte E, sopra citato, sono “carni fresche, incluse le carni ridotte in frammenti, che hanno subito un’aggiunta di prodotti alimentari, condimenti o additivi o trattamenti non sufficienti a modificare la struttura muscolo-fibrosa interna della carne e ad eliminare quindi le caratteristiche delle carni fresche”.

L’aggiunta di fosfati faciliterebbe il legame tra i vari ingredienti e servirebbe a mantenere lo stato fisico-chimico per prodotti a lunga conservazione e imballati in atmosfera protettiva.

klobasa 2Poiché l’impiego di fosfati come additivi alimentari è già autorizzato per molti alimenti, e non incide sulla salute umana[2], la Commissione non ha ritenuto necessario un preventivo parere scientifico da parte dell’EFSA.

In breve tempo, quindi, la Commissione ha accolto la domanda proposta dalla Repubblica ceca e ha emanato il Reg. UE n.871/2017[3], ora in vigore, che modifica il Reg. CE n.1333/2008 prevedendo la sostituzione della voce relativa ai fosfati (E 338-452) dell’All.II, parte E, con la nuova versione estensiva, che comprende appunto anche le preparazioni di carni Bìlà klobàsa, Vinnà klobàsa, Svàtecnì klobàsa, Syrovà klobàsa.

 

[1] Trattasi del Regolamento CE n.1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16.12.2008 relativo agli additivi alimentari.

[2] Il Comitato scientifico dell’alimentazione umana aveva già condotto negli anni ‘90 delle valutazioni proprio sulla sicurezza dei fosfati negli alimenti, e aveva stabilito la dose massima giornaliera tollerabile pari a 70 mg/kg di peso corporeo, espressi in fosforo (Relazioni del Comitato scientifico dell’alimentazione umana, 25esima serie, pag.13, 1991).

[3] Regolamento UE n.871/2017 della Commissione del 22.05.2017 che modifica l’Allegato II del Regolamento CE n.1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’uso di acido fosforico – fosfati – di-tri- e polifosfati (E 338-452) in alcune preparazioni di carni.

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