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Il processo di riesame dei coloranti alimentari è concluso. Efsa pubblica i risultati.

Il 14 settembre 2016 l’Efsa ha comunicato ufficialmente la conclusione dei lavori di riesame di tutti i coloranti alimentari già autorizzati nell’Unione europea prima del 2009, che hanno impegnato l’autorità scientifica per ben sette anni, per rivalutare e riesaminare la sicurezza degli additivi e le fonti di sostanze nutritive aggiunte agli alimenti, in conformità ai nuovi risultati scientifici via via elaborati negli anni, ed anche provvedendo in alcuni casi ad aggiornare la dose giornaliera ammissibile.

dolciumi-2jpgInfatti, come afferma in una recente intervista Ruud Woutersen (vicepresidente del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e le fonti di sostanze nutritive aggiunte agli alimenti –ANS- e presidente del gruppo di lavoro di riesame) la Commissione europea ha incaricato l’EFSA di valutare entro il 2020 tutti gli additivi autorizzati prima del 20 gennaio 2009, quindi molto tempo addietro, per verificare la conformità e l’idoneità ai nuovi dati scientifici e tecnici emersi negli anni, sempre col fine principale della sicurezza alimentare e della tutela del consumatore. Sulla base dei nuovi risultati elaborati dall’Efsa, la Commissione europea e gli Stati membri dovranno valutare se mantenere un additivo nell’elenco di quelli autorizzati, ovvero cancellarlo, oppure modificarne le condizioni di utilizzo.

Le valutazioni scientifiche fornite dall’EFSA nel lavoro di periodico aggiornamento e coordinamento ha portato, ad esempio, ad abbassare il livello di DGA per molti coloranti alimentari, e a ritirare dal mercato il colorante Rosso 2G (E 128) nel 2007 (in quanto considerato, in base ai nuovi dati scientifici emersi dagli studi di quel periodo, non sicuro per l’uomo).

Nel corso di questi sette anni di lavori, in particolare, sono stati condotti studi specifici su 41 additivi alimentari, concludendo con il riesame del biossido di titanio (E 171)[1].dolciumi

Gli esperti dell’Efsa hanno stabilito che i dati emersi non indicano preoccupazioni per la salute dei consumatori, e che l’esposizione alla sostanza tramite l’assunzione orale non rappresenta un problema per la salute.

Il margine di sicurezza[2] per i bambini, considerati la fascia di popolazione più esposta, in quanto forti consumatori appunto dei prodotti dolciari e di pasticceria in cui il biossido di titanio è molto utilizzato, è di circa 150, mentre è anche di molto superiore per la maggior parte degli altri casi. Tuttavia, permangano dubbi circa possibili effetti di tale colorante sul sistema riproduttivo, per cui rimane necessario proseguire indagini specifiche.


[1] È un pigmento molto usato in pasticceria e nella panetteria, nei dolci e nelle bevande, presente anche nelle salse e nei cosmetici, che dona un effetto opaco e conferisce o ravviva il colore.

[2] Il “margine di sicurezza” è un parametro calcolato dagli esperti che devono valutare il rischio alimentare, e generalmente non desta preoccupazione se è pari a 100 o superiore.

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