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Continua la ricerca sugli effetti del BPA

Continua la ricerca sugli effetti del BPA

La ricerca sugli effetti delle sostanze e dei materiali a contatto con gli alimenti non si ferma, ed EFSA procede con studi mirati alla nuova verifica dei più recenti dati tossicologici sul BPA.

Il Bisfenolo A, come avevamo già visto a suo tempo, è una sostanza chimica presente nel policarbonato in grado di interagire o interferire con la normale attività ormonale di persone e animali, e di provocare effetti avversi per la salute di adulti e soprattutto bambini e neonati, sullo sviluppo, sulla crescita e sull’apparato riproduttivo.

Nel 2017 è stato elaborato un protocollo apposito a seguito di consultazione pubblica, un piano particolareggiato che stabilisce in anticipo e in maniera trasparente l’ambito, la metodologia e le esigenze in termini di dati prima che una valutazione abbia inizio.

Il corrente mese di settembre sarà dichiaratamente dedicato all’inizio dei lavori di ricerca per riesaminare il livello di sicurezza temporaneo stabilito in esito agli studi precedenti e alla valutazione del rischio del 2015.

In particolare, il gruppo di esperti valuterà i risultati del programma CLARITY-BPA condotto negli Stati Uniti e concluso nel febbraio 20128, mentre la pubblicazione dei risultati circa i potenziali effetti sulla salute del BPA a basse dosi è prevista per il prossimo mese di ottobre.

Tutti i nuovi studi e dati pertinenti sul BPA pubblicati a partire dal 31 dicembre 2012 possono essere presentati all’EFSA per l’eventuale inclusione in questa imminente revisione della sicurezza del BPA. Il termine per l’invio ad EFSA di studi e dati inerenti la valutazione del BPA è il 15 ottobre 2018.

EFSA pubblica anche un “calendario” delle attività e degli obiettivi per questa specifica attività, che dovrebbe concludersi nel 2020.

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