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On line il Vademecum controlli campagna vendemmiale 2017/2018!

Lo sappiamo, lo abbiamo ricordato molte volte: il vino è tra i prodotti agroalimentari italiani che riscuote da sempre maggior successo, anche oltre confine…anche oltre Oceano. In molti tentano di copiarlo, oltre confine …e soprattutto oltre Oceano! Maldestramente aggiungendo o levando sostanze, ideando strani kit che farebbero rabbrividire anche il meno intraprendente dei “piccoli chimici”, e creando un liquido che vino non è. Al di là delle definizioni normative, anche semplicemente dal punto di vista olfattivo, del gusto, del colore e delle proprietà organolettiche e nutrizionali in generale, il vino è vino (…e tutto il resto è noia!).

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Direi che non serve essere enologi o sommelier per distinguere il vino (italiano) da ciò che vino non è, eppure le tecniche e l’inventiva di chi vuole scopiazzare la nostra punta di diamante si affinano e qualcuno per un po’ ci riesce. Ma poi viene beccato!

Vediamo, ad esempio, che nel 2016 l’attività di controllo svolta dall’ICQRF nel settore vitivinicolo[1] è stata molto intensa e si è concretizzata in risultati operativi significativi nei numeri e nelle conseguenze sanzionatorie, come effetto della costante intensificazione dell’attività stessa soprattutto riguardo alle fasi di raccolta e movimentazione delle uve, di trasformazione e di circolazione dei relativi prodotti e sottoprodotti.

Nel corso del 2016 sono stati effettuati nel vitivinicolo 13.340 controlli, per ben 8.546 operatori controllati (dei quali, il 39 % irregolari), a cui corrispondono 19.191 prodotti controllati (di cui, il 25,4 % irregolari). Tra i principali illeciti accertati rientrano le sofisticazioni di vini, aggiunta di aromi di sintesi, presenza di residui di prodotti fitosanitari in vini dichiarati biologici, mosti o vini alterati o sottoposti a trattamenti non consentiti.

Anche per i vini di qualità DOCG, DOC, IGT, i dati che ergono dal Report sono altrettanto importanti: un totale di 6.453 controlli, ben 1.155 campioni analizzati (di cui il 6,5% irregolari) per 5.597 operatori controllati (di cui, il 35,2% risultati irregolari), e 10.273 prodotti controllati (di cui il 23,6 irregolari).

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Ebbene, in tale contesto il Mipaaf ha recentemente pubblicato sul proprio sito il Vademecum controlli campagna vendemmiale 2017/2018 per tutti gli operatori del settore, nel quale sono riassunti i principali adempimenti a carico delle imprese vitivinicole, le norme di riferimento e le disposizioni applicative.

Segnaliamo alcune delle novità introdotte dal Vademecum rispetto a quelli precedenti, che interessano gli operatori del settore, a seguito delle novità normative dell’ultimo anno, come l’utilizzo per la prima volta in Italia e nell’UE del “registro dematerializzato e l’applicazione delle norme contenute nella Legge n.238/16Testo unico sul Vino” (ad esempio circa la determinazione del periodo di fermentazione, raccolta dei sottoprodotti della vinificazione, detenzione delle uve da tavole e uve da vino negli stabilimenti, tenuta del registro delle sostanze zuccherine…) e l’attuazione del D.L. n.91/14, convertito in Legge n.116/14 “Campolibero”.

[1] Dati tratti dal Report attività operativa 2016 pubblicato dal Miipaf nel febbraio 2017.

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